L’ABC del SEO writing

SEO writing

Il contenuto testuale è la chiave della SEO, tra le parti più importanti nel determinare la quantità di traffico organico del nostro sito.
Keyword strategiche, accortezze stilistiche, giusta formattazione e consistenza del contenuto – che deve essere informativo, interessante, inedito – sono essenziali per offrire qualcosa di unico all’utente.

E se Google premia chi contribuisce a un web ricco di informazioni utili, che possa fare qualcosa di positivo per l’utente, allora contenuti di questo tipo ci porteranno sul podio della SERP.

Ecco una serie di piccoli consigli e accortezze per portare al livello successivo i testi SEO, equilibrandoli tra qualità del contenuto e compatibilità con gli algoritmi dei motori di ricerca.

1. L’audience ha sempre ragione

Può sembrare banale ma non lo è. Parole su parole, keyword su keyword ma senza basarsi su cosa viene cercato dall’utenza porta a un solo risultato: un mucchio di fatica sprecata. Uber Suggests, AswerThePublic, Google Trend, sono ottimi tools che possono aiutarti nella scelta degli argomenti da trattare. Una volta individuati, sarà possibile procedere con una ricerca keyword approfondita e strategica.

Basarsi sui dati nella scelta degli argomenti ha anche il vantaggio della scoperta: oltre alle tematiche strettamente relate al core business, si troveranno moltissimi spunti per spaziare verso temi collegati lateralmente, o approfondire un dettaglio interessante. 

L’obiettivo è diventare il massimo esperto del settore, non solo scrivendo testi unici nel loro genere, ma anche coprendo in toto e in maniera esaustiva tutto quello che c’è da sapere riguardo il nostro ambito specifico.

2. La giusta dose di keywords

Qual è la giusta dose di keyword? Riempire il testo il più possibile per far capire senza alcun dubbio all’algoritmo ciò di cui sto parlando? Andare nel senso opposto aggiungendo solo quelle strettamente necessarie sperando nel suo buon cuore? 

Inserire solo la keyword più generica, senza distribuirla all’interno del testo, senza contestualizzarla in altre parole chiave long tail sarà uno spreco di opportunità.

Dall’altro versante il keyword stuffing, ovvero la pratica di inserire più keyword possibili all’interno di un testo con la speranza di incontrare un maggior numero di intenti di ricerca, renderà il testo pesante e innaturale. Google si è fatto molto attento nel corso degli anni a questo tipo di trucchi, e molto bravo nello scovarli e soprattutto molto severo nel punirli. Si rischia di essere fortemente e definitivamente penalizzati. 

Anche qui in media stat virtus, e raggiungere un compromesso equilibrato tra la prima e la seconda opzione, ci porterà a raggiungere quello che Google premia maggiormente in questo caso: la naturalezza e l’informatività.

3. L’importanza delle H

Una mole in crescita esponenziale di contenuti per un’utenza con soglia dell’attenzione sempre più al minimo. La parte testuale è la prima ad essere penalizzata. Bisogna fare in modo che il contenuto salti all’occhio e metta in evidenza da subito il contenuto informativo, che deve essere colto d’istinto. 

Quali sono i mezzi che fanno sì che questo succeda? Gli Headers. Essi sono doppiamente efficaci, dato che contribuiscono positivamente sia lato utente che lato algoritmo.

Gli headers compaiono nella SERP come risultati di ricerca, e le keywords in essi inserite hanno quindi un peso specifico molto diverso per l’algoritmo. Uniti alla meta description essi determinano in altissima misura se un utente deciderà di cliccare o meno

Per questa loro funzione essi fungono quindi anche come esca per l’utente.

Titoli chiari, interessanti, informativi e che contengano le giuste keyword strategiche faranno la differenza e conferiranno un boost importante all’efficacia SEO del nostro contenuto.

SEO writing

4. Strutturare i contenuti

Il contenuto più informativo, meglio scritto e più engaging del mondo non sarebbe efficace senza la giusta struttura. 

Dividere in Titoli, sottotitoli, paragrafi e liste è fondamentale sotto moltissimi punti di vista. Tiene alta l’attenzione dello user, che si sentirà più a suo agio in paragrafi di media lunghezza e ben organizzati. Egli sarà ben contento di capire con un colpo d’occhio i temi trattati nell’intera pagina, grazie ad headers informativi e strategici, dedicandosi direttamente alla parte di suo interesse.

La divisione tematica in paragrafi è anche importante per lo stesso copywriter in fase di stesura dell’articolo, in quanto stimola la categorizzazione delle informazioni generando una scrittura chiara, logica, consequenziale.

Last but not least dividere il testo, strutturandolo in maniera corretta nel back-end è pratica molto apprezzata dai motori di ricerca, che premieranno un testo organizzato in H1, H2, H3, paragrafi, liste e così via.

5. La forza delle immagini

Restiamo all’interno del tema della soglia dell’attenzione: una pagina che contiene solo testo non ha nessun gancio a cui gli occhi possano aggrapparsi istintivamente, non ha nessuna componente grafica per spezzare, nessun impatto cromatico e nessuna declinazione visiva dell’informazione che stiamo trasmettendo. 

Le immagini hanno una grandissima potenza e una grandissima utilità. Possono determinare il successo di un post, conquistando l’utente anche solo grazie al loro impatto grafico. Possono informarlo in maniera sintetica se rappresentano ad esempio uno schema riassuntivo.

Dal punto di vista SEO possono concorrere all’incremento di traffico organico e di link in ingresso. Per i motivi appena descritti infatti le immagini sono molto apprezzate e hanno un grande vantaggio che il testo spesso non riesce ad avere: la facilità nell’essere condivise. L’immagine giusta, grazie alla sua chiarezza e alla sua immediatezza, potrebbe diventare virale, per un super boost di traffico e link in ingresso.

6. Natural Link Building

I link restano tra i fattori più importanti nella stima dell’autorevolezza di un sito da parte di Google. È un dato di cui tutti sono a conoscenza e un versante della SEO di cui non si può più fare a meno se si vuole essere concorrenziali.

In fase di stesura del contenuto SEO bisognerebbe preoccuparsi anche del suo potenzialmente essere ricondiviso. 

Più il contenuto è unico, più affronta un determinato tema in maniera inedita, più offre informazioni nuove o sintesi efficaci e riutilizzabili, più esso verrà riproposto altrove e usato a modello. I link in ingresso aumenteranno esponenzialmente, e con l’oro l’autorevolezza del sito e il traffico organico.

Vuoi ottimizzare la tua strategia SEO?